Quando si può dire e quando si può fare....in questo caso scrivo!

lunedì 24 maggio 2010

Comunicazione istituzionale...se ho capito bene!


Dal momento che alla lezione del venerdì arrivo sempre con un certo ritardo e una certa fretta, non riesco mai a portare con me un qualsiasi strumento tecnologico che mi permetta di avere testimonianze audio/video dei contenuti. Per questo, nel post precedente ho preferito pubblicare un video trovato su youtube. Fortuna o caso ha voluto che, durante la mia ricerca, trovassi proprio un contributo del nostro professore sul tema affrontato la scorsa lezione: La Comunicazione Istituzionale.

La comunicazione istituzionale si può definire come il tipo di comunicazione realizzata in modo organizzato da un’istituzione o dai suoi rappresentanti, e diretta alle persone e ai gruppi dell’ambiente sociale in cui svolge la sua attività. Ha come obiettivo stabilire relazioni di qualità tra l’istituzione e il pubblico con cui si relaziona, acquisendo una notorietà sociale e un’immagine pubblica adeguata ai suoi fini e attività.

Questo è ciò che apprendo dalla mia prima ricerca.
Le caratteristiche della comunicazione istituzionale sono particolari. Quindi, è opportuno distinguerle dalle caratteristiche comuni della comunicazione, per esempio, del marketing.

La comunicazione istituzionale è un nuovo concetto connesso al marketing, alla pubblicità e alle relazioni pubbliche e cerca di trasmettere la personalità dell’istituzione e i valori che la fondano. Attraverso la comunicazione istituzionale, l’istituzione cerca di mettersi in relazione con i membri della società in cui è presente, contribuendo al bene comune attraverso i suoi fini specifici. L’identità di un’istituzione viene trasmessa attraverso la comunicazione insieme ai valori e agli obiettivi, che però sono insiti nella comunicazione. In questo modo la logica comunicativa diventa fondamentale. Le istituzioni sono responsabili delle loro azioni davanti alla società e nella loro comunicazione deve avere molto presente questa responsabilità. Esistono tre possibili elementi - che non sempre coincidono nella comunicazione di un’istituzione:
-quello che l’istituzione è
-quello che dice di essere
-quello che gli altri percepiscono.
Una buona comunicazione istituzionale cerca l’armonia fra i tre elementi facendo in modo che si identifichino. Essa deve evitare che l’immagine che si comunica non corrisponda alla realtà o che l’istituzione sia percepita in modo equivoco o che la percezione non coincida con la realtà. La comunicazione istituzionale non si identifica solo con l’informazione offerta da coloro che coordinano le attività comunicative dell’impresa.
Esiste un tipo di comunicazione che è informale: quella che trasmettono coloro che, con il loro modo di agire e di procedere ,formano l’istituzione. Infatti, anche se non sono investiti di autorità sono percepiti come parte rappresentativa dell’organizzazione. Ogni atto realizzato da un’istituzione ha, pertanto, una ripercussione sociale che molte volte viene interpretata dalla società come comunicazione istituzionale. La comunicazione istituzionale tende a gestire tutti i contatti comunicativi dell’istituzione e dei suoi membri con i diversi tipi di pubblico, sia esterno che interno.

La comunicazione istituzionale si realizza attraverso un programma che normalmente
richiede quattro fasi:
1) ricerca: è lo studio in profondità dell’istituzione e del pubblico con
cui entra in contatto, per individuarne carenze, capacità competitive, sfide future e opportunità
possibili;
2) programmazione: creazione di una strategia comunicativa sviluppata per un
certo periodo, avendo come base l’informazione raccolta nella fase precedente;
3)realizzazione: è la messa in atto effettiva della strategia programmata, d’accordo con gli
obiettivi tracciati;
4) valutazione: è il valore attribuito ai risultati ottenuti, confrontandoli con
gli obiettivi inizialmente programmati, in funzione di criteri previamente stabiliti.
Esistono vari tipi di comunicazione istituzionale.
Negli ultimi tempi sono proliferati dipartimenti e uffici di comunicazione con una presenza all’interno dell’impresa che varia secondo i casi. In molti casi gestiscono le relazioni con i mezzi di
comunicazione; coordinano le attività di marketing, le relazioni pubbliche e la pubblicità; gestiscono la comunicazione all’interno dell’istituzione e si occupano dei contatti con i clienti attuali e potenziali.
La comunicazione istituzionale si è applicata con pari efficacia ad altre aree della vita sociale, rispondendo all’identità propria di ogni istituzione, un’identità che determina il tipo di messaggio, le varie audience, i mezzi, i fini più appropriati. Per questo la comunicazione di un’istituzione commerciale si distingue da quella realizzata da un’istituzione religiosa, poiché le identità specifiche comportano modi propri di agire - dicomunicare - diversi tra loro. Anche un’istituzione pubblica possiede caratteristiche specifiche che la differenziano da istituzioni ricreative senza scopo di lucro, o da partiti politici. Tuttavia, tra i vari tipi di istituzioni esistenti , affiorano anche somiglianze comunicative.

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