Quando si può dire e quando si può fare....in questo caso scrivo!

martedì 27 aprile 2010

La filosofia del Cambiamento



In un mondo così competitivo come quello del web, si sa, bisogna stare al passo con i tempi. Soprattutto la necessità di fidelizzare il pubblico diventa virtù. Come l'innovazione è il punto nevralgico del marketing, così il cambiamento è il pane dei siti internet. Il web si nutre di cambiamenti, modifiche che non devono sconvolgere l'utente ma coinvolgerlo ancora di più. Questo accade specialmente per i siti di informazione il cui flusso è maggiore della carta stampata. Alla corte di internet l'informazione è regina. Aggiornamenti, modifiche, sondaggi, forum, video, foto e tanto altro accompagnano la giornata di milioni di persone che contemporaneamente svolgono altre attività. Dall'ufficio, dall'Università, da casa, da scuola, dal Ministero degli Esteri nello stesso istante si condivide (anche se non ci si accorge) la stessa notizia. Per questo, la tempistica è il fattore fondamentale per misurare il buon lavoro di un sito di informazione. I problemi del web non sono però trascurabili. Infatti il flusso eccessivo di notizie mina l'autenticità di esse e allo stesso tempo crea disagi nella selezione. I siti, però, hanno l'obiettivo di fornire informazione: il vero controllore della fruizione è l'utente. l'utente cerca, seleziona. gestisce e in molti casi personalizza.


Se l'utente è allora così potente, i fornitori di informazione altro non posso fare che tenersi in continuo aggiornamento e soprattutto assecondare il lettore attraverso cambiamenti. Questo è ciò che laRepubblica.it ha fatto in questi ultimi giorni. "Repubblica cambia, ma non troppo" dicono dalla redazione, ma per gli assidui frequentatori c'è molto da notare. "Una testata centrata, più forte. Un’apertura – e cioè il titolo principale – che permetterà di valorizzare le immagini, le foto di cronaca. Un’area dedicata alla nostra community, una doppia colonna laterale che è il regno dello sport, degli spettacoli e dell’entertainment". Una scelta in linea con i maggiori siti internazionali come l'Huffington Post, il blog-aggregatore di notizie più famoso del mondo. Più video, foto, approfondimenti, condivisione e sicuramente più inserzioni. Non proprio discrete sugli sfondi e alle aperture delle gallery, le pubblicità invadono il mondo di Repubblica. Le opinioni di molti ritengono questo sito uguale a quello del Corriere della Sera ma per quanto mi riguarda i siti sono un pò tutti uguali. Una foto più grande(scelta con cura a seconda dell'argomento) colpisce l'occhio e la mente, un titolo sottolineato e centrato genera curiosità, inconsciamente i colori della pubblicità attirano e personalmente mi confondono. La lunga colonna dell'intrattenimento e gossip (che molti definiscono culturale e di attualità) sfama chi crede di leggere cose interessanti solo perchè lo si fa su una testata come Repubblica. La filosofia del cambiamento è uguale alla filosofia del marketing: il prodotto in qualche modo va piazzato e innovato. Le notizie tuttavia rimangono le stesse, il pubblico non lo so. Risponderà a breve.

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